Parquet o Gres?

Parquet o Gres?

Parquet o Gres?

Le mode, l’innovazione, i materiali, la praticità, il vantaggio economico; spesso sono questi i fattori che ci spingono a compiere delle scelte.
Durante la ristrutturazione dell’appartamento o l’acquisto di una casa in costruzione c’è la possibilità di compiere delle scelte riguardanti vari elementi, fra questi la pavimentazione di casa.
La domanda che subito assale il committente è: legno o gres? Parquet o piastrella? E poi, massello o prefinito? Lucido o opaco?
Oggi la scelta è molto ampia, sia che si decida di acquistare un parquet che una piastrella in gres.
La prima considerazione che dovremmo fare riguarda proprio i componenti della famiglia, le abitudini degli utilizzatori dell’immobile, il luogo dove sorge l’immobile, l’uso a cui è destinato.
La scelta quindi potrà poi ricadere su un materiale o sull’altro dopo aver valutato i vari fattori che condizionano la scelta.

Cosa scegliere?

Il legno è sempre stato utilizzato in passato come pavimentazione delle case, sia nobili che economiche. Le sue caratteristiche lo rendevano idoneo sia per ambienti raffinati ed eleganti che per abitazioni semplici e pratiche.
L’arrivo di materiali nuovi e altamente performanti hanno fatto preferire il “nuovo” al “tradizionale” per alcuni decenni.
Dopo tanti anni di uso prevalente del gres nei suoi vari formati e nelle sue varie tipologie, oggi si assiste ad un ritorno prepotente del parquet nelle nostre abitazioni, con nuove pose e nuove finiture superficiali che lo hanno portato a superare i suoi limiti naturali e avvicinarlo ancor di più ai materiali sintetici.

Cosa Scegliere?

Anche la casa ed il suo arredamento sono soggetti alle mode ed alla innovazione dei materiali per l’edilizia.

La scelta è spesso motivata non solo da un fattore, ma da un mix;

a volte è il fattore economico a spingere la scelta di materiale piuttosto che un altro, altre volte è il gusto, altre è la funzionalità.

Non si sottraggono da queste logiche anche i pavimenti di casa nostra.

Pavimento in legno flottante o incollato?

Gres rettificato o grandi lastre?

Rovere, noce o teak?

Effetto resina o Marmi lucidi?

I pregi dell’uno sono i difetti dell’altro, e viceversa.
Il parquet viene spesso visto come un materiale delicato e pertanto non idoneo ad alcune ambientazioni, a differenza del gres che resiste all’usura, all’umidità, non si lascia attaccare dai prodotti chimici.
Sul gres si riescono oggi a riprodurre abbastanza fedelmente le varie textures naturali, tanto da ingannare talvolta l’occhio meno esperto. Negli ultimi anni sono stati fatti passi da gigante sia per quanto riguarda le dimensioni delle lastre (fino 3.00 m x 1.50 m) sia per le textures che riprendono gli effetti resina, i cementi, i legni, le pietre, i marmi, nelle finiture sia lucide che opache, con bordi rettificati o meno. La loro caratteristica principale è la loro facilità di pulizia e la resistenza all’uso.

Negli ultimi anni sono stati portati avanti studi e ricerche sui materiali per renderli compatibili con quasi tutti i tipi di usi residenziali, ed anche con quasi tutte le tasche. Infatti i prezzi dei suddetti materiali sono molto vicini.

Quale scegliere allora?

Diciamo che chi sceglie il legno solitamente lo fa perché ama i prodotti naturali ed il suo calore.
L’invenzione del “prefinito” ha spinto tantissimo questo materiale aumentando il livello di qualità e riducendo i tempi di posa. Le varie finiture che si possono scegliere lo rendono spesso idoneo anche a bagni e cucine, ambienti intesi come ostili fino ad pochi anni fa.

Chi sceglie il legno apprezza anche i piccoli segni di invecchiamento del materiale, che più èvissuto e più è apprezzato.

Un pavimento in legno può essere sia incollato al supporto sottostante (le nuove colle sono molto ecologiche) che con posa flottante, su tappetino fonoassorbente.
I tipi di posa (dritto, in diagonale, a spina italiana, alla francese, all’ungherese, con fascia e bindello, a correre, etc) lo rendono idoneo sia ad ambiente giovani e pratici che per location eleganti e raffinate.
Chi sceglie il gres solitamente lo fa perché lo ritiene più pratico, più facile da manutenere, più resistente agli urti e all’usura.
Le grandi aziende offrono la possibilità di scegliere lastre di grandi dimensioni, con bordo rettificato, simili ad alcune plance di parquet prefiniti, e che ben imitano il parquet naturale o le pietre o i marmi.
Lo spessore ridotto delle lastre permette l’incollaggio del pavimento anche su un pavimento esistente (ma solido e coeso).

Personalmente, ho avuto modo di utilizzare nelle ristrutturazioni e nelle nuove costruzioni sia pavimenti in legno che gres di varie dimensioni (dai diffusissimi 60x60 fino a alle grandi lastre da 3 metri), posati sia su massetto in opera che su pavimentazione esistente, sia con posa flottante che incollati. Il calore che può dare un legno naturale non può darlo un gres, come la resistenzaagli urti e all’usura del gres non è paragonabile alla resistenza del parquet.

Ciò che mi ha portato a preferire l’uno al posto dell’altro sono state le richieste dei committenti.
La possibilità poi di utilizzare anche il legno abbinato a piastrelle in gres (ma non ad effetto legno) mi ha permesso anche di superare i limiti dei materiali.

Arch. Matteo Cicoria